Teatro San Carlo: nuova stagione, vecchi titoli

La nuova stagione di danza 2024/2025, presentata nel foyer del Teatro San Carlo, non rileva grandi novità. A partire dal numero di titoli in programma: un rinsecchito 4, che vuol dire uno ogni tre mesi, giorno più giorno meno. Un panorama poco entusiasmante, considerando l’impegno della compagnia, l’affluenza sempre più straripante dei turisti da tutte le parti del mondo e la ripetitività quasi ossessiva di alcuni balletti (come Lo Schiaccianoci e Giselle) che per quanto belli/bellissimi/meravigliosi non rappresentano TUTTA la danza. Nell’arte – come anche nella vita – dovrebbe vincere la varietà, la diversità, la creatività, che diventerà poi arricchimento, confronto, stimolo; proporre sempre gli stessi titoli – seppure con coreografie diverse – diventa davvero soffocante. Nel pieno rispetto dell’organico a disposizione (cioè quantità e qualità ma al riguardo non mi sembra che siamo messi tanto male…anzi!) non abbiamo mai visto per esempio: La Sylphide, Esmeralda, La Fille mal gardée, Sylvia, La figlia del faraone, La Perì …solo per citarne alcuni, per non parlare del repertorio neoclassico che spazia in lungo e in largo. Leggendo il programma – nella danza si parla di ‘stelle’ più che di ‘astri’ dunque sarebbe corretto scrivere LE étoiles e non GLI étoiles – le nostre stelle, ormai nominate da tempo come Luisa Ieluzzi, Anna Chiara Amirante, Alessandro Staiano e Danilo Notaro, risultano ancora presenti nella categoria ‘Primi ballerini’ e addirittura Claudia d’Antonio e Salvatore Manzo in quella di ‘Tersicorei di fila’…

Misteri napoletani.

Dunque, al di là di tutto, la stagione 2024/2025 verrà inaugurata il 20 dicembre – e proseguirà fino al 3 gennaio – con Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij, in una nuova coreografia di Simone Valastro. Dodici recite, comprese quattro matinées.

Dal 2 al 6 marzo Omaggio a Serge Lifar, Roland Petit e William Forsythe. Un trittico composto da Suite en blanc di Serge Lifar, L’Arlesienne di Roland Petit e In the middle somewhat elevated di William Forsythe, con musica registrata.

Dal 26 giugno al 3 luglio tornerà Onegin di John Cranko con la musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij per un totale di sei repliche. Gran finale con un omaggio a Patricia Ruanne che ha firmato la coreografia della sua versione di Giselle, capolavoro senza tempo, in scena dall’8 al 14 novembre.

Elisabetta Testa

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