Teatro San Carlo: grande successo per “Il lago dei cigni”

Una domenica pomeriggio rovente. Eppure il Teatro San Carlo era pieno di un pubblico attento, generoso negli applausi, appassionato, con un numero sempre più elevato di ospiti stranieri che spalanca la bocca di fronte alla meraviglia del ‘teatro più bello del mondo’. In scena uno splendido Lago dei cigni nella versione coreografica di Ricardo Nuñez, ripresa con cura infinita da Patrizia Manieri, già étoile del teatro, l’ultima a danzare con Rudolf Nureyev. Il debutto dello spettacolo – sabato 15 giugno è saltato per un massiccio e sacrosanto sciopero della compagnia – è stato un grandissimo successo. Qualche piccola sbavatura qua e là non ha minato il bellissimo lavoro fatto nel corso di mesi (il balletto è andato in scena il 30 marzo scorso) e allora la domanda sorge spontanea: perché’? Perché i giovani della compagnia non possono avere una certezza nel loro futuro? Perché devono continuare a lavorare facendosi strada tra mille ostacoli? Perché mai niente dei loro diritti deve essergli riconosciuto? Perché non si investe sulla danza, visto che i teatri sono pieni? La situazione, come sappiamo tutti, non riguarda solo il Teatro San Carlo ma è una piaga nazionale che si risolve in una tristezza infinita…in un senso di rabbia e di impotenza. La frammentarietà delle risposte certamente non aiuta…il problema andrebbe risolto unendo le forze di tutto il territorio… forse…chissà… E con quale coraggio noi adulti, educatori, insegnanti, coreografi, dovremmo guardare negli occhi i tanti ragazzini che studiano con passione per alimentare i loro sogni che nella maggior parte dei casi non si realizzeranno in Italia? Ancora una volta: perché?

Il lago dei cigni è uno dei più bei balletti di repertorio, sulla musica palpitante di Ciajkovsky, e certamente uno dei più riusciti nella rappresentazione scenica del Teatro San Carlo, resterà per sempre un gioiello per la bellezza della coreografia, delle scene e dei costumi di Philippe Binot, dell’intero allestimento.

Luisa Ieluzzi, al suo debutto nell’impervio ruolo di Odette-Odile ha rivelato in pieno tutte le sue doti. Di una bellezza abbagliante, con linee infinite e lunghi aplomps, non ha disatteso le aspettative, infondendo alla sua danza elegante e sicura una toccante intensità espressiva. Deludente la prestazione del partner, Jacob Feyferlik, che seppur dotato di un bellissimo corpo, ha danzato in modo incerto e poco pulito. Straordinaria la presenza carismatica di Ertugrel Gjoni, nel ruolo di Rasputin, che ha riempito la scena con temperamento da vendere e bravura tecnica. L’altro cast vedrà impegnati Liudmila Konovalova e Alessandro Staiano con il giovane Raffaele Vasto nei panni di Rasputin.

Tutta la compagnia, diretta da Giuseppe Picone, composta da: Edmondo Tucci, Luisa Ieluzzi, Alessandro Staiano, Sara Sancamillo, Claudia D’Antonio, Erugrel Gjoni, Salvatore Manzo, Candida Sorrentino, Annalisa Casillo, Danilo Notaro, Martina Affaticato, Anna Chiara Amirante, Carlo De Martino, Luana Damiano, Giovanna Sorrentino, Grazia Striano, Valeria Iacomino, Vincenza Milazzo, Francesca Riccardi, Stanislao Capissi, Pietro Valente, Ferdinando De Riso, Francesco Lorusso, Valentina Vitale, Fabio Gison, Natalia Mele, Gianluca Nunziata, Ottavia Cocozza, Giuseppe Aquila, Sara Gison, Claudia Bevivino, Claudia Ragosta, Erica Raia, Rita De Martino, Luisa Vallozzi, Marco Spizzica, Marcello Pepe, Massimo Sorrentino, Danilo di Leo, Irene De Rosa, Martha Fabbricatore, Michela Mazzoni, Fabiana Isoletta, Giuseppe Ciccarelli, Alessandro Borrelli, Michele Postiglione, Raffaelle Vittozzi, Daniele di Donato, Emanuele Torre, Tommaso Palladino, Raffaele Vasto, Pasquale Incoronato, Pasquale Giacometti, Maria Chiara Grisafi, Sara Cirella, merita rispetto per l’impegno serio e appassionato che da anni profonde nel proprio lavoro, nella speranza (certezza?) che qualcosa migliori.

Elisabetta Testa

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