Teatro alla Scala: Shakespeare e Balanchine in “Sogno di una notte di mezza estate”

Quindici anni di successi italiani e internazionali, otto anni dall’ultima rappresentazione scaligera e sei dall’ultimo tour, pronto a superare con le prossime recite le 100 recite: dal 28 giugno al 22 luglio torna alla Scala Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine, con la magia di una notte fatata uscita dalla fantasia di Shakespeare e la magia di un divertissement, nel secondo atto, esemplare del più puro stile balanchiniano. Nel 2003 il Corpo di Ballo della Scala lo presentò per la prima volta: per l’occasione, legata alle celebrazioni per il ventennale della scomparsa e il centenario della nascita del grande coreografo (1904-1983), fu concessa la possibilità di rinnovarne l’allestimento, affidato a Luisa Spinatelli. Con questa nuova veste debuttò a Milano in prima europea e iniziò, con il nostro Corpo di Ballo, un nuovo cammino: con questo balletto la compagnia ha fatto davvero il giro del mondo, e grazie all’allestimento e all’interpretazione scaligera, il Sogno è tornato a vivere: non un restauro – è stato detto-  ma quasi una rinascita, dalla sua prima a New York nel 1962. Merito va all’assoluta genialità di Balanchine, che ha concepito quasi due balletti in uno: il primo atto, narrativo, sviluppa la vicenda shakespeariana e il secondo, un lungo divertissement, esalta la sua più pura tecnica, l’assoluta musicalità e la perfezione geometrica. Ma anche l’allestimento di Luisa Spinatelli ha dato nuova freschezza, alla quale hanno contribuito gli artisti del Ballo, che grazie alle due anime del Sogno hanno potuto evidenziare preparazione tecnica e capacità teatrali e interpretative. Teatri prestigiosi e spazi suggestivi lo hanno ospitato, dal Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ai Teatri Municipali di San Paolo e Rio de Janeiro, dal Baden-Baden Festspielhaus all’Auditorio Nacional di Mexico City, dall’Anfiteatro di Aspendos in Turchia al Teatro di Erode Attico ad Atene; con il Sogno la compagnia ha rappresentato la Scala nel suo primo tour in Cina nel 2006 ed è stata ospite, nel 2011, dello storico palcoscenico del Bol’šoj. da poco inaugurato dopo il restauro. Torna quindi in scena questo straordinario balletto, ricco di magia, di danza pura, di pantomima, di ironia e di grande fascino, quello che Balanchine stesso deve aver provato, fin da quando, ad otto anni per la prima volta s’imbattè in questa commedia, interpretando la parte di un elfo al Teatro Mikhailovskij. Grande fascino anche nel tessuto musicale mendelssohniano scelto da Balanchine, non solo da Sogno di una notte di mezza estate, in cui non mancherà la solenne Marcia nuziale, che apre il secondo atto: oltre a quelle di solito eseguite come pezzi da concerto, tra le ouvertures e musiche di scena inserì Athalia, Die Schone Melusine e Die erste Walpurgisnacht, la Sinfonia per archi n°9 e l’ouverture Die Heimkehr aus dem Fremde.

In scena, i primi ballerini i solisti e gli artisti del Corpo di Ballo scaligero, alcuni già interpreti nelle precedenti rappresentazioni in Italia e nel mondo e alcuni che invece per la prima volta si immergeranno nelle magiche atmosfere di questo balletto, nei numerosi ruoli che li vedranno coinvolti, da Titania (Nicoletta Manni – nella foto – il 28 giugno e il 4 luglio; Marta Romagna il 7 e 12 luglio;  Virna Toppi il 17 e 22 luglio), Oberon (Nicola Del Freo il 28 giugno, 4, 17 e 22 luglio e Timofej Andrijashenko il 7 e 12 luglio), il Cavaliere di Titania (Marco Agostino il 28 giugno e 4 luglio;  Gabriele Corrado 7, 12, 17 e 22 luglio), Puck (Antonino Sutera il 28 giugno poi 4 e17 luglio, e Federico Fresi il 7, 12, 22 luglio). E ancora: gli amanti, Elena (Emanuela Montanari poi Alessandra Vassallo), Ermia (Mariafrancesca Garritano poi Antonella Albano), Demetrio (Maurizio Licitra e Massimo Dalla Mora), Lisandro (Alessandro Grillo poi Riccardo Massimi); Ippolita (Virna Toppi, poi Gaia Andreanò e Alessandra Vassallo), Teseo (Riccardo Massimi e Emanuele Cazzato), Bottom (Matthew Endicott), una farfalla (Antonella Albano poi Vittoria Valerio) e nel divertissement del secondo atto, dal passo a due (con Nicoletta Manni e Marco Agostino, in alternanza con Virna Toppi e Gabriele Corrado) alle sei coppie della cerimonia. Da segnalare è il significativo coinvolgimento dell’Accademia dei Teatro alla Scala: a eseguire le musiche di Mendelssohn sarà l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala,  diretta da David Coleman,  il Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Teatro alla Scala diretto da Marco De Gaspari, le Soliste del Corso di perfezionamento per cantanti lirici dell’Accademia  Teatro alla Scala Ewa Tracz (soprano) e Mareike Jankowski (mezzosoprano) e nel ruolo dei ventiquattro piccoli elfi gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala.

 

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