Peccioli (Pisa): gala di Stelle Danzanti a cura di Kristian Cellini

Sotto un cielo stellato, in una cornice naturale a dir poco suggestiva – l’Anfiteatro Fonte Mazzola di Peccioli, in provincia di Pisa – si è svolta la serata di gala “Stelle danzanti” per inaugurare il Festival 11 lune che comprende musica, teatro, eventi. Mille e cinquecento persone hanno applaudito i numerosi ospiti, la maggior parte stranieri, in una serata di danza che segnerà l’inizio di un lungo corso dedicato alla danza. Lungimiranza di un sindaco (accolto con applausi scroscianti) che, in quasi totale controtendenza rispetto alla classe politica italiana, crede nella danza e la sostiene al punto di investire in contenuti, spazi e tanti eventi collaterali. Al Gala di danza nella splendida cornice dell’Anfiteatro Fonte Mazzola, a pochi metri da un paese medioevale tenuto come un gioiello, è affiancata una lunga serie di workshops e stages formativi (tra i maestri spicca il nome di Vladimir Derevianko per la tecnica del passo a due) che propongono un’offerta varia e preziosa spaziando dalla tecnica classica a quella moderna, contemporanea fino all’hip-hop. Organizzazione perfetta, accoglienza speciale e un’atmosfera di grande serenità e serietà, hanno coinvolto i tanti ospiti arrivati da ogni parte con una madrina d’eccezione: Lorella Cuccarini, che ha incantato tutti col suo garbo, unito a simpatia e disponibilità. Un sorriso per tutti, un’allegria positiva e una luce speciale nel condividere il palcoscenico con Kristian Cellini, direttore artistico della manifestazione, per anni al suo fianco in qualità di ballerino, nelle tante trasmissioni televisive che l’hanno resa un personaggio così tanto amato. Con la passione che lo contraddistingue nel suo lavoro, Antonio Desiderio – artist management – ha coinvolto un gran numero di ospiti per poter offrire il meglio in un gala che ha mischiato repertorio classico e moderno con una presenza esplosiva di un gruppo di giovani/giovanissimi colombiani, il gruppo Aainjaa, che farà presto parlare di sé per la bravura eccelsa, l’energia, il ritmo forsennato delle loro percussioni, suonate con una qualità di altissimo livello. Presenza d’eccezione Guillaume Coté che con la moglie Heather Ogden, entrambi del National Ballet of Canada, ha danzato il passo a due di Romeo e Giulietta nella difficile versione di Alexej Ratmanski, e una bellissima coreografia di Kristian Cellini, in prima nazionale, dal titolo Incontri su musica di Marco Zurzolo. Rebecca Storani, del Ballet de Catalunya, ha convinto proprio tutti nella duplice esecuzione di brani considerati al vertice della difficoltà tecnica, pieni di virtuosismi, come Diana e Atteone e Fiamme di Parigi, in cui si è mostrata completamente a suo agio, sicura di sé, bella, elastica come un giunco, con lunghi aplombs e giri da compasso, superando di gran lunga il suo partner Andras Ronai del National Ballet of Budapest. Una piacevole Kitri nel celebre Don Chisciotte è stata Elisabetta Formento del Dutch National Ballet di Amsterdam che ha danzato in coppia con Young Gyu Choi, coreano, dotato di grinta e personalità scenica; insieme anche nel passo a due del secondo atto di Giselle, inarrivabile per purezza ed emotività. Un cigno nero dimenticabile quello di Olga Golitsa, in coppia con Stanislav Olshanskyi del Balletto di Kiev, che nonostante l’impegno profuso è risultato fuori luogo per stile, linee, sensibilità. (Non è andata meglio nel passo a due da Le Corsaire…). L’assolo in prima nazionale For Us interpretato da Francesco Annarumma ad apertura di spettacolo, ha sottolineato in qualche modo l’arte coreografica di Kristian Cellini, che punta direttamente ai sentimenti in un crescendo di emozioni. Dotato di un corpo apollineo, di bellissime linee e di un movimento fluido e disarticolato, Francesco Annarumma, napoletano, sta portando avanti con successo un percorso di coreografia con risultati sempre più concreti ed evidenti. Intenso e profondo il passo a due maschile sulla musica di Beethoven interpretato da Gabriele Rossi e Francesco Porcelluzzi dal titolo Empatia coreografato da Kristian Cellini, autore anche del gran finale con Bolero rappresentato dal Roma City Ballet, sulle celebri note di Ravel. Tantissimi gli applausi finali per tutti gli artisti e per l’attesa e celebratissima madrina Lorella Cuccarini che ha riempito la serata con la sua presenza carismatica.

Elisabetta Testa

 

 

No Comments

Rispondi