elisabetta testa / 08.04.2016

Ha lasciato un vuoto incolmabile. Perché era unica.Con la sua cultura, il suo garbo, la scrittura semplice e folgorante, il giudizio incisivo e sempre avanti. Vittoria Ottolenghi non c’è più. Era una gran signora prima che un autorevole critico di danza. Una persona schiva e gentile che sapeva tirare fuori gli artigli al momento giusto.Un monumento per l’arte tersicorea. Ha illuminato tutti con la sua scrittura sapiente, la sua presenza elegante e discreta, le sue parole singolari, il suo entusiasmo, i mille colori che solo lei sapeva inventare, l’ironia di chi era sfuggito all’olocausto, orribile abominio della nostra ‘umanità’. Era...

elisabetta testa / 01.04.2016

A pochi secondi dall’apertura del sipario, lo stile inconfondibile di Roland Petit, uno dei più celebri coreografi del Novecento, appare in tutta la sua unicità: movimenti diversi, veloci ed inusuali, con tanto di ammiccamenti, mossettine frivole e una grande esuberanza espressiva al servizio dell’ironia. La versione tanto attesa di Coppélia (Anbeta Toromani e Alessandro Macario nella foto di Luciano Romano), in scena al Teatro San Carlo con la compagnia napoletana guidata da Lienz Chang, ha riscosso un meritatissimo successo. L’ambientazione Belle Epoque ha invaso lo spazio scenico tra uomini galanti in uniforme che subiscono il fascino di donne particolarmente femminili...

elisabetta testa / 01.04.2016

Nato il 31 marzo 1872, è stato il massimo rinnovatore del balletto del Novecento. Alto, seducente, una mèche bianca sulla capigliatura corvina, elegante e affezionatissimo al suo monocolo, di carattere irruente ma capace di grandi e sincere amicizie, la sola regola che sembrava guidarlo fu quella di sacrificare tutto a quello che appariva alla sua intelligenza bello e artistico.Giovanissimo, scriveva a sua nonna: “ Sono un ciarlatano pieno di brio, un grande incantatore, un insolente, un uomo in possesso di molta logica e pochi scrupoli, un essere afflitto da assenza totale di talento.”In realtà di talento ne ebbe da vendere....

elisabetta testa / 31.03.2016

“Napoli è sempre stata per Roland Petit un amore forte. Lui era un artista vero, un coreografo unico. Aveva temperamento da vendere ed era molto esigente con se stesso.” A parlare è Luigi Bonino, per lunghi anni interprete prediletto di Roland Petit, suo fedele collaboratore che da tempo custodisce il lavoro prezioso del maestro francese. A poche ore dal debutto di Coppélia, (nella foto di Luciano Romano) in scena al Teatro San Carlo da domani con repliche fino al 12 aprile, aggiunge : “C’è una bellissima atmosfera, la compagnia ha grande entusiasmo e voglia di imparare, sono molto soddisfatto del...

elisabetta testa / 25.03.2016

Nato il 27 marzo 1760, era figlio naturale di Gaetano Vestris e della celebre danzatrice Marie Allard.Allievo del padre, debuttò all’Opéra appena dodicenne. Subito apprezzato dal pubblico, diventò in breve tempo uno dei più acclamati ballerini del suo tempo grazie anche alla vivacità, alle sue straordinarie pirouettes e ai suoi grands jetés d’una ampiezza e d’una elevazione fino allora sconosciuta, tanto da inaugurare un nuovo stile di danza. Primo ballerino a soli diciotto anni, non ebbe rivali.Ballerino di grande forza acrobatica non ebbe l’equilibrio e le sfumature che saranno proprie del periodo romantico anche se per qualche verso ne precedette lo stile.Sorpreso come tanti altri...

elisabetta testa / 25.03.2016

Nato a Napoli, il 25 marzo 1769, fu tra i più grandi protagonisti della danza dell’Ottocento.Figlio d’arte, iniziò giovanissimo lo studio della danza con il padre coreografo, e lo studio della musica con lo zio, il celebre compositore Luigi Boccherini.Ballerino e coreografo, allievo di Jean Dauberval, ottenne un clamoroso successo in coppia con sua moglie, la danzatrice spagnola Maria Medina. Fu l’ideatore del coreodramma, cioè di uno spettacolo capace di fondere danza, recitazione drammatica e lavoro di regia, in cui la pantomima viene integrata alla danza e non più separata da essa - come era stato fino ad allora -...

elisabetta testa / 13.03.2016

Sono finalmente giunto a Napoli dove il Teatro San Carlo è conosciuto come il più grande teatro del mondo e, sotto molti aspetti, il primo. L’opera e il balletto sovrastano ogni altro e tutto era splendente, grande e geniale; ma guardate un po’, il re ha tagliato i fondi e ha in parte affidato la direzione ad una compagnia mercantile che senza la minima sensibilità artistica prova a convincere la gente ad abbonarsi, promettendo alcuni grandi nomi: questi arrivano, che abbiano successo o facciano fiasco non importa; si promettono tante e tante nuove opere e assolutamente nessuna opera vecchia, ma tu...

elisabetta testa / 12.03.2016

La danza contemporanea è in continua evoluzione. Seguirne il percorso è un’esperienza ogni volta diversa, non sempre entusiasmante. Non si sa quale sia il punto di arrivo, ammesso che esista, si può solo vivere l’emozione - quando c’è - ben consapevoli che il pubblico può non essere preparato a quanto accade in scena, e qualche volta può non comprendere. Certo è che l’immaginazione viaggia veloce e ognuno è libero di recepire a suo modo la potenza comunicativa della danza.La quarta edizione della rassegna “Quelli che la danza” sotto la guida di Alfredo Balsamo, direttore del Teatro Pubblico Campano con la...

elisabetta testa / 06.03.2016

Nata a San Pietroburgo il 9 marzo 1885, divenne étoile del Teatro Mariinsky per poi entrare nella compagnia dei Balletti Russi di Sergej Djagilev. Fu soprattutto grazie a lei ed al giovane Vaslav Nijinsky che i Balletti Russi ottennero i loro primi grandi successi. La sua rara intelligenza e il suo senso innato del teatro fecero di Tamara Karsavina l’interprete ideale dei balletti, a suo tempo rivoluzionari, di Mikhail Fokine (da Le spectre de la rose a Petruška da Narcisse a Jeux). Fu proprio lei che portò al successo L’Oiseau de feu che rimase poi sempre una delle sue interpretazioni predilette. Figlia del...

elisabetta testa / 03.03.2016

Cinque anni di successi in tutto il mondo. 4 continenti, 26 nazioni, 69 città, 12 lingue. Cifre da record in un’epoca in cui si fa fatica a fare arte. Il viaggio del Monologo con valigia - da un testo di (e con) Guerassim Dichliev - continua al Piccolo Bellini, domani, venerdì 4 marzo ore 21.15, forte di un consenso annunciato e accompagnato da un lungo elenco di premi vinti, dall’Italia (Premio Girulà per la migliore drammaturgia, 2008) alla Macedonia (Premio Physical Theater per il miglior spettacolo, 2009) all’Argentina (Premio per il miglior spettacolo internazionale, 2015). “E’ un nuovo viaggio tematico in...