Auguste Vestris: “il ballerino più sensazionale dell’epoca”

Nacque a Parigi il 27 marzo 1760, figlio naturale di Gaetano Vestris e della celebre danzatrice Marie Allard. Allievo del padre, Auguste Vestris debuttò all’Opéra di Parigi appena dodicenne. Subito apprezzato dal pubblico, diventò in breve tempo uno dei più acclamati ballerini del suo tempo grazie anche alla sua vivacità, alle sue straordinarie pirouettes e ai suoi grands jetés d’una ampiezza e d’una elevazione fino ad allora sconosciute, tanto da inaugurare un nuovo stile di danza. Primo ballerino a soli diciotto anni, sembrò non avere rivali ed ebbe scritture favolose tanto da ricavare immensi guadagni. Ballerino di grande forza acrobatica, non aveva ancora l’equilibrio e le sfumature che saranno proprie del periodo romantico, anche se per qualche verso ne precedette lo stile.

Sorpreso come tanti altri artisti del suo tempo dai burrascosi eventi determinati dalla Rivoluzione francese, si trasferì a Londra dove rimase per circa un decennio. Tornato a Parigi durante il periodo napoleonico continuò a danzare all’Opéra fino al 1816 dopo quarantaquattro anni di carriera.

Per molti anni insegnò nello stesso teatro assistendo, ormai vecchio, allo sbocciare di uno stile pieno di poesia che non aveva previsto. Ancora una volta però, nel 1835, a settantacinque anni comparirà nel suo teatro in un pas de deux accanto a Maria Taglioni, nello splendore della sua gloria.

Morì il 5 dicembre 1842.

 

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