
24 Giu Agrippina Yakovlevna Vaganova
Nata a San Pietroburgo il 24 giugno 1879, ha studiato presso l’Accademia Imperiale di Balletto, dove si è diplomata nel 1897. Nonostante le superbe doti tecniche la sua carriera è stata lenta ed è diventata prima ballerina solo nel 1915 per ritirarsi l’anno dopo.
Nel 1921 si è trasferita alla Scuola Coreografica di Leningrado divenendo la più celebre insegnante e successivamente direttrice (1934).
E’ stata soprattutto insegnante dei corsi di perfezionamento e di quelli propedeutici, elaborando col tempo un metodo di insegnamento, chiamato poi col suo nome, che attualmente costituisce il metodo di studio di base per molte scuole dei paesi dell’Europa orientale e gran parte delle scuole occidentali.
E’ considerata una delle più importanti insegnanti nella storia del balletto.
Il suo metodo è stato pubblicato con il titolo Fondamenti della danza classica (1934) ed è una sintesi equilibrata delle più importanti scuole e singoli stili di tutto il mondo, tra cui il metodo Cecchetti e la tecnica Preobrajenska, da lei meticolosamente analizzata.
E’ così che il nuovo balletto russo è stato capace di sviluppare un virtuosismo eccezionale.
Agrippina Vaganova aveva visto “tutto”. Aveva conosciuto il metodo di Christian Johansson, aveva visto Marius Petipa ed Enrico Cecchetti al lavoro. Aveva visto lavorare Mikhail Fokin. Aveva vissuto e partecipato alla rivoluzione, e poi ai tormentati rapporti della cultura ufficiale con l’avanguardia storica, e infine alla battaglia del realismo nel balletto classico.
Aveva vissuto tutto questo immenso coacervo di esperienze nella maniera più dura e più utile: come membro del corpo di ballo, dal fisico troppo massiccio, dalle braccia tendenzialmente rigide e dal volto non accattivante. Un corpo difficile per una carriera difficile.
Fu un’impresa per lei poter diventare solista e un sogno, raggiunto soltanto ai limiti della pensione, il passaggio a prima ballerina. Per i ballettomani di San Pietroburgo divenne celebre come la ‘regina delle variazioni’ per il virtuosismo illimitato e l’alto livello tecnico.
D’altronde, come accade a molti, i suoi problemi fisici la resero mille volte più attenta, acuta, ingegnosa degli altri.
Ogni tappa verso la perfezione era una conquista dell’ingegno. Ogni problema, lo stimolo e l’analisi all’approfondimento. Il suo insegnamento cercava di combinare lo stile elegante e raffinato del Balletto Imperiale, che aveva imparato da maestri quali Enrico Cecchetti, con una danza più atletica e vigorosa, tipica dello spirito dell’Unione Sovietica.
Nel 1957 il suo nome è stato dato alla Scuola Coreografica di Leningrado.
Agrippina Vaganova è morta il 5 novembre 1951 a Leningrado.
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