Tamara Karsavina, il fascino di un mito

Nata a San Pietroburgo il 9 marzo 1885, divenne étoile del Teatro Mariinsky per poi entrare nella compagnia dei Balletti Russi di Sergej Djagilev. Fu soprattutto grazie a lei ed al giovane Vaslav Nijinsky che i Balletti Russi ottennero i loro primi grandi successi.
La sua rara intelligenza e il suo senso innato del teatro fecero di Tamara Karsavina l’interprete ideale dei balletti, a suo tempo rivoluzionari, di Mikhail Fokine (da Le spectre de la rose a Petruška da Narcisse a Jeux).
Fu proprio lei che portò al successo L’Oiseau de feu che rimase poi sempre una delle sue interpretazioni predilette. Figlia del celebre danzatore Platon Karsavin, si formò alla grande scuola del Balletto Imperiale perfezionandosi in seguito al Teatro alla Scala.
Dopo il suo debutto a San Pietroburgo nel 1902 comparve in un numero notevole di balletti classici, non esclusi Il lago dei cigni e Giselle. Il pubblico la applaudì soprattutto per la sua contenuta sensibilità ed il superbo equilibrio del suo stile in netto contrasto con il virtuosismo di alcune sue grandi colleghe dell’epoca.
Con un corpo straordinariamente proporzionato, capelli neri e pallore lunare, la bellissima Tamara Karsavina portò in scena una personalità viva e ricca di calore, in questo molto dissimile da Anna Pavlova e Olga Spessivtzeva che incarnavano un tipo di bellezza fredda ed eterea.
Perfettamente sicura della sua tecnica, possedeva una grande elevazione, molta leggerezza e un invidiabile “port de bras”. L’aspetto più rimarchevole della sua arte era dato tuttavia dalle sue grandi capacità espressive.
Sposatasi con il diplomatico inglese Henry Bruce nel 1915, soggiornò a lungo in diverse capitali europee prima di stabilirsi definitivamente a Londra dove, dopo la morte di Djagilev, contribuì ad incentivare lo sviluppo del balletto inglese.
Sempre a Londra, riprese per il Ballet Rambert e la Camargo Society alcuni suoi storici ruoli collaborando anche con il Royal Ballet nell’allestimento di classici djagileviani.
Tamara Karsavina morì a Beaconsfield il 26 maggio 1978.
E’ stata una delle più grandi e significative étoile della storia del balletto e la sua influenza sulla danza del XX secolo ha lasciato un segno profondo.

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